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“Francesca ha completato l’esercizio di analisi del testo”. 

Sono seduto sul divano e sto guardando un film quando l’app di WeSchool, con la quale ho creato le otto classi virtuali del progetto Classiquinte Online, mi avverte che una delle nostre iscritte sta svolgendo gli esercizi proposti dalla tutor Chiara.

Guardo l’ora e rimango perplesso: sono passate le 22 da poco meno di dieci minuti. Mentre guardo lo schermo ecco un’altra notifica! Francesca sta andando avanti con gli esercizi e li sta completando uno per uno. 

Non sono compiti assegnati per il giorno dopo e nelle nostre classi non ci sono voti, sono esercizi che servono durante la lezione per testare quanto si è appreso, e rimangono lì a disposizione della classe, senza obblighi. Francesca li sta facendo di sua spontanea volontà.

Le classi virtuali di Nuova Amaltea

Abbiamo dato vita a questo progetto per dare un supporto ai ragazzi che finiranno le elementari in questo 2020 strano e difficile. Ragazzi che a settembre dovranno iniziare il percorso delle scuole medie senza aver concluso, di fatto, la quinta elementare. 

Abbiamo deciso di offrire loro delle lezioni di italiano, matematica e metodo di studio, in modo da prepararli nelle competenze richieste per le prove d’ingresso a cui saranno sottoposti a settembre. E lo facciamo a modo nostro, il modo tipico di Nuova Amaltea: con allegria, con entusiasmo, applicando i principi del metodo Feuerstein, secondo i quali non bisogna cercare di insegnare le nozioni passivamente, presentandole come dati di fatto da studiare a memoria, ma è molto più efficace se i concetti derivano dal ragionamento attivo del ragazzo, e dal suo applicarli alla propria esperienza. 

Oggi si conclude la prima di quattro settimane di lezioni e già si è creato un rapporto molto particolare tra tutor e ragazzi. 

Abbiamo messo in campo quattro dei nostri tutor, Chiara, Giorgia, Marco e Sabrina. Gli altri sono impegnati sul fronte del Doposcuola Online con i nostri iscritti delle medie! 

Sabrina e la sua postazione da lavoro!

Io, in questo progetto, diciamo che sono una specie di custode e bidello: preparo le classi virtuali, le chiudo quando i tutor si dimenticano di farlo, vago nei corridoi digitali sistemando ciò che c’è da sistemare e a volte vengo chiamato per aggiustare qualche cosa che non funziona! Appena Chiara, Giorgia, Marco e Sabrina hanno visto le loro aule virtuali sono rimasti estasiati! Uno spazio dove poter postare avvisi, dove poter preparare esercizi, lasciare video o testi da far leggere ai propri alunni, ma soprattutto una videochat fatta apposta per i bisogni educativi! 

La loro passione si è accesa quando hanno visto le possibilità da sperimentare e già la settimana prima dell’avvio del progetto erano all’opera per preparare le lezioni, progettare gli esercizi, rifinire i materiali! Uno scambio continuo sul gruppo WhatsApp di informazioni e consigli, in un’atmosfera di collaborazione appassionante!

Sabato scorso, il 2 maggio, abbiamo aperto le classi per dare la possibilità ai ragazzi di provare il mezzo, di prendere confidenza con la videochat e di conoscere i loro tutor. 

Poi, lunedì, tutto è iniziato! Le lezioni filano lisce come l’olio, i ragazzi sono attenti e collaborativi, gli esercizi vengono svolti uno dietro l’altro! 

E… “Francesca ha completato l’esercizio di analisi del testo” alle 22:08. Cosa significa? Cosa spinge una bambina di 10 anni ad entrare di sera nell’aula virtuale a fare un esercizio?

Una mamma ha detto a Sabrina che ciò che fanno, i tutor intendo, è prezioso per questi bambini, perché da quando è iniziata la quarantena molti di loro non hanno più avuto un contatto con la classe, la scuola, gli insegnanti. 

A questi bambini manca la scuola. Gli manca stare tra coetanei, scherzare, provare ansia per le verifiche e le interrogazioni, confrontarsi con un adulto diverso dai genitori, sperimentare. 

Le lezioni durano un’ora e mezza e finiscono alle 18:30. Quando abbiamo iniziato ad organizzare è stato un po’ un azzardo perché questo è un campo nuovo, non puoi prevedere se l’impegno richiesto sia troppo, se l’attenzione online resiste per così tanto tempo, se l’ora e mezza stanca. 

Poi arriva mercoledì, sono le 18:40, ho seguito Doposcuola Online e Classiquinte per tutto il pomeriggio e mi appresto a chiudere la giornata, ormai le lezioni sono concluse. Di nuovo, vibra il telefono: “Vieni dentro a vedere il gioco di magia!!!”… è Chiara! E io sono curioso di natura, quindi corro al pc e mi fiondo nella Classe Blu! Erano ancora lì, si erano fermati dieci minuti per il piacere di chiacchierare insieme, bambini e tutor che fino a una settimana fa non si conoscevano. Uno di loro stava facendo un trucco di magia e volevano mostrarmelo!

Quindi perché Francesca stava facendo gli esercizi online alle 22:08 di giovedì sera, invece che guardare un film, o giocare con il cellulare o dormire? 

Perché le piace, e vuole farlo!

Sam

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